Se dovessi disegnarlo, riempirei la tavolozza di colori intensi, forti, vitali. Perché Andrea De Vicenzi è cosi. E’ un fiume in piena, un vulcano in eruzione, un vento di tempesta che ti travolge e ti cambia tutte le prospettive.

Andrea ha perso una gamba a 17 anni per un incidente in moto. Ha scelto di guardare tutto quello che gli era rimasto e ha realizzato l’impossibile. E anche di più.

Ci siamo conosciuti a Carrara in un evento dedicato ai Camminatori, all’interno della manifestazione fieristica “Vita all’Aria Aperta”, ideata da un altro grande sognatore Maurizio Galbiati.

Andrea è energia pura. E’ energia quando ti guarda. Il suo sguardo è sempre intenso, presente. Sono occhi che ascoltano, che si interrogano, che capiscono.

E’ energia quando esplode in una risata. Quelle belle risate fragorose, di chi non si limita a sfiorare la vita, ma la addenta con voracità e gioia.

E’ energia quando non ha ancora finito di raccontarti un progetto e se ne sta già inventando un altro.

E’ energia quando si emoziona e cerca di nascondere le sue fragilità. Pensa di doverle vincere tutte, non ha ancora capito che alcune sono proprio la sua forza, quello che lo rendono speciale.

Andrea è un atleta paralimpico e un amante delle avventure, anche quelle estreme. Una per tutte, nel 2010 con le sue stampelle era in India sulla strada carrozzabile più alta del mondo a 5.602 metri.

Ma Andrea è anche un coach motivazionale e un imprenditore. “Le stampelle in commercio- mi racconta in una delle nostre chiacchierate- sono disegnate da persone che non hanno la più pallida idea di che cosa voglia dire poggiarci il peso per tutto il giorno. E poi- aggiunge- se devono essere una parte di me, le voglio anche un po’ fighe, non tutte grigie.”

E così, con l’ausilio di esperti del settore, ne ha creato un modello nuovo. Stampelle che sembrano delle sciabole, performanti per forma e materiale e personalizzate nei disegni e nei colori.

Ora Andrea sta compiendo un’altra impresa. La via Postumia su una gamba sola. E’ partito da Grado a fine agosto, completerà la sua avventura a Genova. E io gli andrà incontro per fare l’ultimo tratto insieme. E respirare un po’ di energia a pieni polmoni.